La duja
Ristorante – Vineria
Via Cavour, 13
10073 – Ciriè (TO)
011.9222290
Il ristorante si presenta come un locale non grande, ma
assolutamente curato nell’arredamento: una scelta che porta l’avventore in un
ambiente quasi rustico, sebbene per nulla trascurato. Una nota a margine per i
tavoli: molto ampi gli spazi dedicati ad ogni commensale, spazi che risultano
(soprattutto quando il locale si riempie) in una comunicazione più
difficoltosa. Seppur sia un bene non essere stipati come animali in un treno
merci (pratica messa in atto in troppi locali), anche l’opposto, se esagerato,
può dare origine a qualche inconveniente sgradevole, come la necessità di
alzare la voce in una tavolata di sole 6 persone.
Ciò nonostante il clima è buono, gli animi e gli stomaci
sono pronti a godersi la festa di sapori che arriverà e il menù non tradisce le
nostre aspettative: vario ma non troppo complesso, quasi mai banale, capace di
coniugare sapori tradizionali e scelte più ardite e particolari. La carta dei
vini non è delle più estese, ma a posteriori ci sentiamo pienamente soddisfatti
di ciò che abbiamo deciso di sorseggiare (un buon barbera ed un’ottima
bonarda).
Un’ultima considerazione, infine, nei confronti del servizio
in sala: gentile e pronto, ma spesso troppo informale per un locale che fa
comunque della classe un punto di forza. Un esempio su tutti, la doppia “amnesia”
nel versare il vino nei bicchieri dopo l’assaggio. Piccoli gesti che però, per
palati anche più fini dei nostri, possono far storcere qualche naso.
Ma ecco che, terminate le note dolenti, si passa al vero
motivo e clou della serata, protagonista indiscusso delle nostre recensioni: il
cibo! E qua (a parte forse dei tempi di attesa un po’ superiori alle
aspettative dei nostri stomaci voraci) non vi è nulla da eccepire; in primis,
gli antipasti. Due taglieri di salumi e formaggi abbondanti e abbastanza vari,
a sufficienza da soddisfare pienamente il gusto estetico nella presentazione e
quello materiale delle papille gustative.
I primi, dopo qualche momento di attesa, hanno pienamente
raggiunto, se non superato, le aspettative: risotto sfumato al barolo con
salsiccia, agnolotti al sugo d’arrosto, gnocchi alla bava i tre piatti che più
di tutti ci hanno convinto. Un tripudio di gusti che ci ha lasciati pienamente
soddisfatti, considerando anche la generosità delle porzioni.
Alcuni di noi si sono infine buttati sui secondi: una
tagliata (a mio avviso deliziosa) cotta a regola d’arte e contornata da ottime
patate al forno, e la specialità della regione: la bagna caoda. Cremosa,
gustosa, per nulla nauseante, come alcune possono diventare dopo pochi bocconi.
La scelta di verdure di accompagnamento al delizioso piatto piemontese è stata
ricca e ci sentiamo di promuovere questo piatto a favorito della serata, un
must per chiunque ami i sapori tradizionali e si trovi a mangiare in quest
ottimo ristorante.
In definitiva, ci sentiamo assolutamente soddisfatti dell’esperienza,
benché le piccole pecche già sottolineate abbassino lievemente il punteggio
generale. Il prezzo è più che onesto, arrivando a 35/40 € soltanto per coloro
che si sono concessi il lusso di un paio di bottiglie di buon vino; altrimenti,
il costo di una cena intera, tra antipasti, primi e secondi, si aggira sui 20,
25 €, più che giusti per un’esperienza culinaria di questo tipo. Nulla da
eccepire, insomma, sulla qualità della cucina, il vero punto cruciale delle
nostre trasferte culinarie, ma solo qualche pecca qua e là che, corretta, può
portarci a suggerire a chiunque passi per Ciriè di dedicarsi una serata di
piacevoli sapori in questo ristorante.