lunedì 14 maggio 2012

La duja di Ciriè


La duja
Ristorante – Vineria
Via Cavour, 13
10073 – Ciriè (TO)
011.9222290


Il nostro personale percorso culinario, da poco passato il vespro di sabato, ha raggiunto una nuova tappa: il ristorante “La duja” di Ciriè. Una cittadina ringiovanita di notte e pronta ad accoglierci nelle nostre golose valutazioni.
Il ristorante si presenta come un locale non grande, ma assolutamente curato nell’arredamento: una scelta che porta l’avventore in un ambiente quasi rustico, sebbene per nulla trascurato. Una nota a margine per i tavoli: molto ampi gli spazi dedicati ad ogni commensale, spazi che risultano (soprattutto quando il locale si riempie) in una comunicazione più difficoltosa. Seppur sia un bene non essere stipati come animali in un treno merci (pratica messa in atto in troppi locali), anche l’opposto, se esagerato, può dare origine a qualche inconveniente sgradevole, come la necessità di alzare la voce in una tavolata di sole 6 persone.
Ciò nonostante il clima è buono, gli animi e gli stomaci sono pronti a godersi la festa di sapori che arriverà e il menù non tradisce le nostre aspettative: vario ma non troppo complesso, quasi mai banale, capace di coniugare sapori tradizionali e scelte più ardite e particolari. La carta dei vini non è delle più estese, ma a posteriori ci sentiamo pienamente soddisfatti di ciò che abbiamo deciso di sorseggiare (un buon barbera ed un’ottima bonarda).
Un’ultima considerazione, infine, nei confronti del servizio in sala: gentile e pronto, ma spesso troppo informale per un locale che fa comunque della classe un punto di forza. Un esempio su tutti, la doppia “amnesia” nel versare il vino nei bicchieri dopo l’assaggio. Piccoli gesti che però, per palati anche più fini dei nostri, possono far storcere qualche naso.

Ma ecco che, terminate le note dolenti, si passa al vero motivo e clou della serata, protagonista indiscusso delle nostre recensioni: il cibo! E qua (a parte forse dei tempi di attesa un po’ superiori alle aspettative dei nostri stomaci voraci) non vi è nulla da eccepire; in primis, gli antipasti. Due taglieri di salumi e formaggi abbondanti e abbastanza vari, a sufficienza da soddisfare pienamente il gusto estetico nella presentazione e quello materiale delle papille gustative.

I primi, dopo qualche momento di attesa, hanno pienamente raggiunto, se non superato, le aspettative: risotto sfumato al barolo con salsiccia, agnolotti al sugo d’arrosto, gnocchi alla bava i tre piatti che più di tutti ci hanno convinto. Un tripudio di gusti che ci ha lasciati pienamente soddisfatti, considerando anche la generosità delle porzioni.

Alcuni di noi si sono infine buttati sui secondi: una tagliata (a mio avviso deliziosa) cotta a regola d’arte e contornata da ottime patate al forno, e la specialità della regione: la bagna caoda. Cremosa, gustosa, per nulla nauseante, come alcune possono diventare dopo pochi bocconi. La scelta di verdure di accompagnamento al delizioso piatto piemontese è stata ricca e ci sentiamo di promuovere questo piatto a favorito della serata, un must per chiunque ami i sapori tradizionali e si trovi a mangiare in quest ottimo ristorante.

In definitiva, ci sentiamo assolutamente soddisfatti dell’esperienza, benché le piccole pecche già sottolineate abbassino lievemente il punteggio generale. Il prezzo è più che onesto, arrivando a 35/40 € soltanto per coloro che si sono concessi il lusso di un paio di bottiglie di buon vino; altrimenti, il costo di una cena intera, tra antipasti, primi e secondi, si aggira sui 20, 25 €, più che giusti per un’esperienza culinaria di questo tipo. Nulla da eccepire, insomma, sulla qualità della cucina, il vero punto cruciale delle nostre trasferte culinarie, ma solo qualche pecca qua e là che, corretta, può portarci a suggerire a chiunque passi per Ciriè di dedicarsi una serata di piacevoli sapori in questo ristorante.

Giudizio finale:







giovedì 10 maggio 2012

Garrone di Carisio

Garrone
Albergo - Ristorante - Pizzeria - Steak House
Strada provinciale Torino-Svizzera
13040 - Carisio (VC) Italia
Telefono: 0161.939804


A distanza di un anno siamo tornati a sederci al tavolo di questo ristorante, dopo una bella giornata al Castello degli Avogadro di Quinto Vercellese con il nostro gruppo sportivo. Il locale è situato all'uscita dell'autostrada Torino-Milano, raccoglie come clientela molti autotrasportatori e si presenta già dall'esterno come un locale di buona levatura. Giunti sul posto siamo stati fatti accomodare in due tavoli adiacenti (la nostra comitiva era di 18 persone) in un'ampia sala dallo stile moderno. Il menù era discretamente vario, con sette/otto piatti per ogni portata, divisi in terra e mare. Da non dimenticare anche la presenza di una buona scelta di pizze, che però non abbiamo provato personalmente.

Per quanto riguarda il vino, abbiamo optato per due bottiglie di ottima Bonarda: leggera ma dal gusto marcato, vino mosso ma non fastidioso. Un ottimo acquisto, insomma.

Gli antipasti sono stati abbondanti e molto saporiti; in fatto di gusto ci sentiamo di consigliare il Carpaccio di Carne alla Bagna Caoda, assolutamente apprezzato da tutti coloro che lo hanno provato. Ciò nonostante, anche gli altri antipasti (per fare un esempio, il Vitello Tonnato) erano gustosi e ben presentati, offrendo la giusta quantità senza togliere l'appetito per le portate successive.

Siamo rimasti delusi dalle dimensioni delle porzioni di alcuni dei primi da noi scelti, che tuttavia hanno soddisfatto il nostro palato. Dobbiamo ammettere che il nostro voto è stato decisamente condizionato da questa lieve "pecca": se per i critici più raffinati non c'è necessità di abbondanza nei primi, noi siamo assolutamente dell'idea che sia d'uopo uscire dal ristorante pieni e soddisfatti, ed il primo è un piatto assolutamente fondamentale a questo fine.

Per quanto riguarda il palato, tuttavia, non si possono portare critiche: tutti piatti decisamente gustosi e in armonia, dagli Agnolotti allo Stufato al Sugo d'Arrosto (benché di scarsa quantità) alle Penne al Salmone, delicate quanto golose.
Alcuni di noi, ancora non sazi, si sono allora dedicati ai secondi: piatti di carne e di pesce soddisfacenti, ma in media con altri locali. Per utilizzare un pretenzioso gioco di parole, "né carne, né pesce". Ci sentiamo di consigliarli soprattutto se lo stomaco ha ancora spazio per accogliere nuovi gusti, non particolarmente esaltanti ma comunque di buona qualità (una menzione particolare all'Impepata di Cozze, abbondante quanto gustosa: un piatto, per coloro a cui piacciono le cozze, da non farsi assolutamente scappare).
Non poteva infine mancare nei nostri stomaci spazio per il dolce, sui quali menzioniamo la Meringata con Salsa alla Menta (nonostante lo sciroppo alla menta non fosse sul menu, ma ci sia stato concesso a richiesta), già provata e molto apprezzata nella nostra ultima visita, e la Delizia al Cioccolato. Alcuni di noi hanno accompagnato il tutto con un delizioso bicchiere di Moscato Dolce Liquoroso, decisamente ottimo.

In conclusione un buon locale, con personale competente e tutto sommato cordiale. I prezzi non sono amichevoli (una media di 35-40 euro prendendo tutte le portate) ma in generale la qualità vale la spesa. Un piccolo difetto: non accettano Ticket Restaurant, un problema economico per coloro che si vogliono godere un ottimo pasto senza spendere troppo (considerata, inoltre, la clientela).

Giudizio finale:



mercoledì 9 maggio 2012

La Creperie di San Maurizio Canavese

La Creperie
Via Giovanni Brunero, 2c
10077 - San Maurizio Canavese (TO)
Telefono: 011.9276274

Dopo un pomeriggio al cinema con amici, io e Davide abbiamo deciso di cenare fuori data l'ora ormai tarda per farsi preparare qualcosa a casa. Il locale più vicino sulla via del ritorno era La Creperie, che ha ospitato il nostro gruppo già per altre serate. Abbiamo trovato facilmente posto, alle 19:30 il locale aveva appena aperto; veniamo fatti accomodare ad un tavolo a scelta tra tutti quelli liberi, e subito ci vengono dati due menu. La mia scelta è andata verso un'ottima crepe salata, "De Robert", con gongorzola e prosciutto cotto, arrivata in poco meno di dieci minuti (essendo il locale ancora poco affollato), per poi dividere con Davide un'altra salata, "Wurstel e Salsa", saporita ma che non mi ha pienamente soddisfatto.
Non potevo non finire con una crepe dolce, il cui nome dice tutto: "Delizia"! Una pallina di gelato alla nocciola, su uno strato di cioccolato e guarnizioni di panna, pesante ma assolutamente da assaggiare.
Il prezzo è buono, in due per tre crepes salate, due dolci, un litro di naturale e mezzo litro di sangria della casa abbiamo speso 36€.

Consideriamo La Creperie un buon locale, particolare per il tipo di menu offerto, ma come valutazione non andiamo oltre alle 3 zampe di (Lato)Porco.



P.S.: Una dovuta nota al servizio, 5 zampe alla cameriera. :D